mi presento


Racconto. Punto. A me basterebbe così.
Eppure, sulla mia carta d’identità, alla voce ‘professione’ c’è scritto ‘giornalista. Ma a me quella etichetta lì è sempre sembrata un po’ stretta. Oppure limitativa. Allora, preferisco dire che racconto. Sia che io scriva per un giornale, sia che io scriva un racconto di fantasia. E soprattutto, sia che io usi una macchina fotografica. E’ sempre la chiave del racconto quella che scelgo anche quando seguo progetti di comunicazione, a cui mi piace partecipare dal principio, con un contributo che oso definire autorale.

francescaparisini.it è l’album di quello che faccio. Se potessi, nel campo ‘professione’ di cui sopra, non scriverei né giornalista, né fotografa, né scrittore e né artista (troppo ambizioso), né comunicatore (orrore!), tanto meno ufficio stampa. Scriverei piuttosto questo: datemi in mano la vostra storia, la interpreterò per voi, con voi. Che sia per un
giornale o per un libro, per un album fotografico o per promuovere un vostro progetto, io m’impegno a trovare quel taglio, quella prospettiva che rendono quella storia unica.

Questo è il mio primo sito personale e professionale insieme. Sono quello che faccio, senza distinzione tra lavoro e privato.

Se, invece, mi si chiedono le ‘generalità’, le riassumo così: come giornalista (professionista dal 1999) lavoro o ho lavorato per La Repubblica, L’Espresso, Il Resto del Carlino, Il Sole 24 Ore, L’Unità, Rai Tre Emilia Romagna, Rai Due “Costume e Società” e diversi altri periodici. Ho seguito, tra i tanti, l’Ufficio stampa del Teatro Comunale di Bologna e dell’Università di Bologna. Partecipo o ho partecipato a progetti di comunicazione per Mismaonda, Studio Kuni, Miguel Sal & C., nonchè per la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Ho, infine, firmato alcune pubblicazioni, tra cui Tokyo sui miei passi, un mio libro fotografico edito da Pendragon.

la foto che mi ritrae è di cristina (dis)grazia