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L'architettura ferita di Oscar
Ai giornali spesso non riesce di evitare la retorica nel racconto di accadimenti emotivamente forti. Forse per paura che le parole non siano sufficientemente puntuali per ‘ridare l’immagine’ di ciò che si è visto e che si vuole restituire a chi lì non c’era.
La fotografia ha il vantaggio di esprimersi con l’immagine. Non ha bisogno di parole. E quindi di retorica (non sempre, lo ammetto).
Ecco come un bravo fotografo, Oscar Ferrari, ha raccontato il terremoto. Oltre alle sue immagini, un suo piccolo commento: “La fotografia può fare poco, io cerco di evitare
l’immagine ad effetto cercando sempre di mantenermi un po’ distante: con l’uomo piccolo lontano a cui non si leggono in faccia paura e tristezza, ho cercato di non drammatizzare un dramma lavorando sull’ambiente, sull’architettura o su ciò che di essa rimane”.
Io la Luna ce l'ho in Gemelli
Se uno si sdraia sul mio letto, ora, ci trova questa: una luna così (la foto è mia; va da sè).
Aspettando quella di domani.
Flaiano al Teatro San Martino
<<C’è una frase di Ennio Flaiano che mi ha sempre ricondotto all’idea di teatro.
Una frase che chiude una poesia che al primo verso dice: “c’è un limite al dolore…”.
Ho potuto usarla spesso negli anni del mio lavoro e mi piace lasciarla qui, oggi, come a restituirla dopo averla tenuta con cura, nell’occasione di questo appuntamento.
La frase chiude pochi bellissimi versi e penso possa aggiungersi ai silenzi che vorrei.
Flaiano concludendo scrive: “il gioco è questo: cercare nel buio qualcosa che non c’è, e trovarlo”>>.
Così scrive Roberto Latini, abbandonando la gestione del Teatro San Martino. Di questo si leggerà domani in cronaca su Repubblica. La citazione di Flaiano mi piaceva riportarla qui.
Cent'anni di DinDonDan
1492: l’anno della scoperta dell’America. Due fonditori provenzali itineranti fusero sotto le Due Torri la campana maggiore di San Petronio. I volontari che la suonano (ma fino a mezzo secolo fa erano pagati, e anche discretamente), stretti da un secolo nell’Unione Campanari Bolognesi hanno festeggiato ieri i 100 anni. A 60 metri d’altezza, dritti dritti nel ’400. Foto-storia.