Astrid di Svezia
Stoccolma, 17 novembre 1905 – Küssnacht, 29 agosto 1935
Nata principessa di Svezia, fu regina dei belgi come consorte di Leopoldo III del Belgio.
Astrid era la terza figlia del principe Carlo duca di Västergötland, fratello del re Gustavo V, e della principessa Ingeborg di Danimarca. Il padre fu rovinato economicamente dalla prima guerra mondiale, per cui Astrid, le sue sorelle e il fratello minore Carlo ricevettero un’educazione non adeguata al loro rango. Quando giunse in Belgio come sposa del principe ereditario, Astrid non sapeva una parola di francese, ma si impegnò a fondo per colmare velocemente questa sua lacuna.
Incontrò Leopoldo del Belgio, durante un viaggio ufficiale che il principe fece in Svezia nel 1926. Il matrimonio civile fu celebrato a Stoccolma il 4 novembre, mentre quello religioso il 10 novembre successivo a Bruxelles.
Dopo il viaggio di nozze nel Mediterraneo, la giovane coppia si stabilì al palazzo Belvedere di Bruxelles. Astrid accompagnò Leopoldo nei suoi viaggi ufficiali in Indonesia, in India e in Congo, ma la sua attività fu prevalentemente quella di occuparsi di opere di genere caritatevole e sociale in favore dell’infanzia, delle donne in difficoltà e per promuovere l’istruzione negli strati più poveri della popolazione.
A seguito della morte del re Alberto I, avvenuta il 17 febbraio 1934 a causa di un incidente alpinistico, Leopoldo ed Astrid divennero re e regina dei belgi il 23 febbraio dello stesso anno. Nei primi mesi del 1935, quando una forte crisi economica colpì il Belgio, la regina organizzò al palazzo reale una raccolta di vestiario e di viveri destinati ai ceti più bisognosi. Questa iniziativa venne pubblicizzata con una lettera aperta conosciuta come L’appello della regina.
Astrid morì il 29 agosto del 1935 a Küssnacht, sul lago di Lucerna, in Svizzera, a causa di un incidente automobilistico.
La regina Astrid, che aveva 29 anni, era in vacanza a Lucerna con il marito, re Leopoldo, nell’agosto di quell’anno. La mattina del 29 la coppia reale decide di compiere una gita sulla vettura decapottabile. Verso le 9 l’auto (non si sapranno mai le cause esatte) esce di strada a Küssnacht e finisce violentemente contro un albero prima di infilarsi nel lago. Astrid nell’impatto muore sul colpo mentre il marito (che era alla guida) e una guardia del corpo escono illesi dall’incidente.
Esso avrà una grande risonanza in tutta Europa.
La bara con la regina partirà con un treno speciale per Bruxelles la sera stessa.
Astrid era molto popolare, giovane e fotogenica. Le circostanze della morte non furono molto dissimili da quelli della principessa Diana d’Inghilterra. Il luogo dell’incidente, dove fu eretta 6 mesi dopo una cappella, divenne luogo di pellegrinaggio. Ancora ai giorni nostri è segnato da una piccola cappella, ben visibile ai lati della strada cantonale.
Io ho trovato la sua storia ammuffita e mangiata dall’umidità allo Jeu de Balle. L’ho comprata per 5 euro. Quanto poco valgono le vite di re e regine. Figuriamoci le nostre.