“Qualcuno era comunista perché si sentiva solo”.
(Giorgio Gaber)
“Mi sento tristissima”
“Non posso farci niente”
(conversazione al bar)
“Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso: era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana, e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita”.
(Giorgio Gaber)